La Reggia di Venaria è un capolavoro dell’architettura barocca. Il percorso di visita, lungo quasi 2.000 metri, si sviluppa su due piani tra opere d’arte, decorazioni e arredi.
Il piano seminterrato presenta la dinastia dei Savoia che qui regnò e racconta le trasformazioni architettoniche a partire dal progetto di Amedeo di Castellamonte. Il piano nobile permette di attraversare e comprendere due secoli di splendore della magnificenza regia. Nel Seicento, la grandiosa Sala di Diana e gli appartamenti privati dei duchi ripropongono lo stile di vita di una corte che qui trovava, nella caccia e nel loisir, il suo “piacere di vivere”. Nel Settecento, le prospettive delle sale di parata, i preziosi appartamenti dei re, la maestosa Galleria Grande e la solenne Cappella di Sant’Uberto, capolavori di Filippo Juvarra, esprimono l’ambizione, la raffinatezza e
l’eleganza di una grande dinastia europea. Il percorso di visita alla Reggia dal titolo “Teatro di Storia e Magnificenza” include il suggestivo allestimento multimediale “Ripopolare la Reggia di Peter Greenaway“, ispirato alla vita di corte, e presenta i recenti allestimenti delle sale seicentesche di Madama Reale, il ciclo pittorico dell’Oratorio della Compagnia di San Paolo nella Sacrestia e l’ambientazione sonora di Brian Eno nella Galleria Grande (Music for the Great Gallery). La visita si arricchisce infine della nuova sezione espositiva Ombre e luci: la Fabbrica del Restauro dedicata al progetto di recupero del complesso.
Oltre 50 ettari di Giardini, orti, frutteti e natura completano l’architettura della Reggia.
Circondati dalla grandiosa visione dell’arco delle Alpi, i Giardini offrono luoghi dove ammirare la capacità dell’uomo di disegnare e godere della natura passeggiando dolcemente tra affascinanti prospettive e scorci sorprendenti.
La fuga all’infinito delle allee e del grande canale, i colori e i profumi del Giardino a Fiori e del roseto, lo specchio d’acqua della Peschiera, i seicenteschi resti archeologici della Fontana d’Ercole e del Tempio di Diana, lo spazio contemporaneo del Giardino delle Sculture Fluide di Giuseppe Penone, il rinato Gran Parterre juvarriano, il Fantacasino nel Boschetto dei giochi, gli orti e i frutteti del Potager Royal più grande d’Italia. Pavoni, cigni e lepri tornano a popolare i Giardini.
La recente installazione “Dove le stelle si avvicinano di una spanna in più“, realizzata da Giovanni Anselmo, segna il crocevia del Gran Parterre e le nuove traiettorie di un paesaggio in divenire.